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Ancora su Sinistra, ecologia, libertà  Dicembre 2009   Torna alle categorie

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Ancora su Sinistra Ecologia e Libert�

Sergio Dalmasso

Ancora su Sinistra, ecologia, libertà, il PD, noi

 

Invito tutti/e a cercare l’intervista al segretario regionale del PD, Morgando, e la dichiarazione di Vietti (UDC) sulla “Stampa” di martedì 29 dicembre 2009. Se fosse sulla pagina torinese, potremmo cercare di spedirla agli/alle interessati/e.

Vietti Sì a Bresso, ma senza sinistra compare anche su “Repubblica”.

Il quadro si complica. Gli incontri e sottoincontri si moltiplicano.

Quali sono, però, le colpe di Rifondazione e della Federazione della sinistra, secondo il PD?

  1.  trasporti, infrastrutture, TAV: la TAV è un punto fondamentale per lo sviluppo del Piemonte e crea lavoro, quindi no a chi non la pensa così. Non entriamo nel merito, ma: - questa è una dichiarazione per tranquillizzare le grandi forze economiche? Che cosa ne pensa e che cosa farà Sinistra, ecologia e libertà? Cavallo, ti ricordi quante iniziative sulla TAV abbiamo organizzato insieme?
  2.  Nucleare. Siamo, ovviamente conservatori e quindi contrari al nucleare di nuova generazione e alla ricerca scientifica sul tema. Dovremmo cancellare tutto quanto detto, pensato, fatto per oltre 30 anni? Dovremmo cancellare il risultato del referendum del 1987, quando, per noi, il no al nucleare si accompagnava al forte sviluppo delle energie alternative, dolci?
  3.  Lavoro, eravamo fieri/e di due nostre proposte di legge: quella sulla delocalizzazione e quella per il reddito minimo garantito. Per Morgando, la prima è una bizzarra fantasia, la seconda è questione nazionale e non regionale, oltre che, anch’essa, una bizzarria. Se la seconda osservazione può avere una motivazione, la prima è molto preoccupante. Ricordo che la proposta sulla delocalizzazione è firmata anche da Sinistra e libertà
  4.  Sanità, con mille problemi e sofferenze, pensavamo che il lavoro dei nostri assessori (Valpreda, poi Artesio) fosse stato positivo. Invece, Morgando sostiene che per noi, oltre alla piccola questione sanità privata/pubblica, il giudizio sul sistema sanitario deve essere dato non in base alla sua efficienza, ma in base alla dimensione organizzativa e finanziaria delle strutture. Più soldi e più personale sono per Rifondazione e PdCI la soluzione di tutti i problemi. Potremmo ricordare il Piano sanitario regionale, le nostre posizioni sulle nomine e sulla costruzione di mega strutture spesso clientelari. Il giudizio  del PD, che sa bene queste cose, è però sconcertante e preoccupante.

 

A questa intervista si aggiunge la dichiarazione di Vietti. Tenetevi forte:

Politica di sostegno alle famiglie e una coraggiosa politica sulle infrastrutture a cominciare dalla TAV, senza se e senza ma. E poi una politica della sussidiarietà  che significa rispettare la libertà di cittadini e associazioni sul fronte scolastico, della sanità, dell’assistenza e della formazione professionale.

Spero ognuno/a si renda conto della gravità di questa situazione e di queste posizioni.

Quello che più preoccupa è che questo non susciti reazione nella società: consigli di fabbrica, sindacati, associazioni, intellettuali, pacifisti, ambientalisti Non chiedo che questi appoggino Rifondazione e la Federazione di sinistra, ma che almeno qualcuno si domandi dove sono finiti ideali, progetti, prospettive, iniziative predicati e praticati per tanti anni.

La stessa cosa vale per Sinistra, ecologia e libertà. Il segretario provinciale torinese Trombotto ha rilasciato una dichiarazione apprezzabile, ma, alla fine della fiera:

  •  si accetterà la discriminazione contro di noi? L’on. Esposito (sinistra DS) ha addirittura proposto di darci un posto in listino, in cambio della nostra non presentazione.
  •  Come si pensa di difendere alcuni principi e alcune pratiche (ambiente, lavoro, democrazia sindacale, temi sociali, migrazione, diritti) in una alleanza politica che parte da queste basi? E la laicità è ancora un valore?

 

Sono questioni che non riguardano solamente noi e le vicende dei nostri partiti. Ognuno/a dovrebbe tornare a scandalizzarsi e a pensare, organizzarsi, agire di conseguenza.

Gennaio 2010